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Insediamento: 1. Reggio, S. M. di Melissa (Zumpani)

1. Reggio, S. M. di Melissa (Zumpani)

 

Nel capitolo della congregazione del 1589, celebrato nel convento di S. Maria della Pietà di Soverato, p. Agostino della Roccella, già vicario della congregazione nel 1569, riferì ai pp. convenuti che da molti anni i cittadini di Reggio desideravano avere “un monasterio dell’Ordine Eremitano del P. S.to Augustino del Beato Francesco de Zumpano”, e domandò licenza di andare a Reggio per negoziare tale monastero. Il 24 aprile 1589 il vicario della congregazione p. Matteo da S. Caterina e i componenti del definitorio concessero tale licenza. Raggiunta Reggio, p. Agostino ottenne dal vicario dell’arcivescovo mons. Gaspare del Fosso, con decreto del 28 maggio 1589, l’autorizzazione a svolgere la missione ministeriale e di apostolato nella città e diocesi reggina. Nel frattempo le autorità locali chiesero alla curia arcivescovile che agli agostiniani fosse assegnata la chiesa di S. Maria della Melissa che nel frattempo era stata abbandonata dai pp. Trinitari. Nel luglio del 1589 l’arcivescovo del Fosso diede il suo assenso. Le condizioni imposte dalla curia consistevano nel fatto che gli zumpani dovevano mantenere una famiglia conventuale composta da almeno cinque/sei membri, di cui due sacerdoti; e inoltre dovevano rinunciare al privilegio dell’esenzione. Circa un mese dopo, il 29 agosto 1589, il vicario diocesano promulgava un decreto che, in pratica, permetteva l’apertura del convento. Ma a seguito della incursione dei Turchi del 1594 che distrussero Reggio, i religiosi abbandonarono il convento di S. Maria della Melissa, ma mantennero con la città un rapporto saltuario e occasionale regolato da esigenze pastorali. Per la quaresima del 1639 venne chiamato a predicare nel duomo di Reggio il p. Deodato Solera, e l’entusiasmo dei cittadini fu tale che chiesero al vicario capitolare un decreto di reintegrazione. Così agli Agostiniani fu dato il possesso della chiesa di S. Nicolò de’ Miracoli. Questo però aveva provocato le proteste degli altri Ordini mendicanti presenti nella città. Il p. Deodato Solera, riuscì a raccogliere documenti e testimonianze con cui dimostrare che nel passato gli agostiniani avevano avuto un convento a Reggio e rendere inconsistenti tutti i ricorsi. Nel frattempo p. Solera si adoperava al fine di ottenere un’altra chiesa. Ma falliti tutti tentativi di occupare una chiesa già costruita, nel 1647 i frati avviarono la costruzione di una nuova chiesa sotto il titolo di S. Maria della Consolazione. Con il terremoto del 1783 gli Agostiniani lasciarono per sempre la città.

 

(Cfr: M. MARIOTTI - E. ACCETTA, Per uno studio della riforma agostiniana in Calabria (secc. XV-XVIII), in Geronimo Seripando e la chiesa del suo tempo nel V centenario della nascita, convegno di Salerno 1994, Roma 1997, pp. 291-378; Cfr. F. ACCETTA, La presenza agostiniana a Reggio Calabria. Fondazione (1589-90) e integrazione (1639) del convento, di prossima pubblicazione in “Rivista storica caiabrese”).

 



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